Gli oli non sono tutti uguali, soprattutto per la nostra salute. Per cucinare, secondo gli esperti, alcuni dovremmo proprio evitarli.
Se pensavi che usare un olio piuttosto che un altro non facesse alcuna differenza, sappi che sbagliavi e anche di grosso. Esistono tante tipologie di olio, ognuna con caratteristiche specifiche ma non tutti sono ugualmente salutari per il nostro organismo e, pertanto, alcuni sono da privilegiare mentre altri sono da evitare.
L’olio è uno degli alimenti che, negli ultimi due anni, ha subito un maggior aumento del prezzo e, di conseguenza, molti di noi, scelgono un olio piuttosto che un altro basandosi unicamente su questo fattore: il costo del prodotto. Ma utilizzare ogni giorno l’olio sbagliato per cucinare può avere ripercussioni davvero molto serie per il nostro benessere.
Inoltre la scelta dell’olio deve essere fatta in relazione anche ad un altro fattore clou: come lo utilizzerai. Un conto è usare un olio a crudo per condire l’insalata, tutt’altro discorso è se userai l’olio per friggere e, dunque, ad alte temperature.
L’olio è uno degli alimenti che tutti consumiamo più spesso: praticamente ogni giorno. Infatti lo usiamo per condire le pietanze ma anche per friggere o per rosolare verdure o carni o pesci. Ma siamo sicure di usar il miglior olio per la nostra salute e quella della nostra famiglia?
Sugli scaffali del supermercato ormai si trovano oli davvero di tutti i tipi. Accanto al classico olio extra vergine di oliva troviamo l’olio di oliva, l’olio di sansa, l’olio cocco, l’olio di semi di girasole, l’olio di semi di arachide, l’olio di soia, l’olio di vinaccioli, l’olio di avocado, l’olio di semi di lino e molti altri ancora.
Quale scegliere? Gli esperti non hanno dubbi: bisogna scegliere oli ricchi di grassi monoinsaturi e polinsaturi che fanno bene alla salute e bisogna scegliere oli con un alto punto di fumo perché non sprigionano sostanze tossiche anche se vengono portati ad alte temperature come quando friggiamo.
Ma nel concreto, quali sono questi oli? Al supermercato sarà meglio mettere nel carrello il classico olio extra vergine di oliva oppure un altro olio? Sicuramente l’olio extra vergine di oliva è un’ottima scelta sia per condire a crudo che per cucinare ma la scelta in assoluto migliore è l’olio di avocado che ha un punto di fumo molto alto e, inoltre, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo LDL.
Da evitare, invece, per cucinare l’olio di semi di lino e l’olio di noci: ricchissimi di grassi Omega 3 sono perfetti a crudo ma non vanno poi cotti perché hanno un punto di fumo molto basso e possono diventare nocivi. E che dire dell’olio di cocco molto in voga negli ultimi tempi? I medici lo sconsigliano poiché è ricco di grassi saturi che possono aumentare il colesterolo cattivo.
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