Se sogni uno stipendio più alto e una carriera diversa, questa è la lista dei Paesi che offrono i guadagni più cospicui.
Il tema degli stipendi continua ad essere al centro del dibattito pubblico internazionale. Nel Bel Paese, la battaglia per l’ottenimento del salario minimo è più attiva che mai, con dati nettamente inferiori rispetto alla media di molti Paesi europei.
Le recenti analisi Istat fotografano una situazione preoccupante, con tassi di inflazione particolarmente elevati. Tra gennaio 2021 e dicembre 2023, difatti, i prezzi al consumo hanno registrato un aumento del 17,3%, al contrario delle retribuzioni contrattuali cresciute solo del 4,7%.
Non solo, gli ultimi dati OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), hanno messo in evidenza alcune differenze significative tra i salari medi italiani e del resto del mondo. Le seguenti discrepanze sono attribuibili a diversi fattori, tuttavia, fotografano una situazione in rapido peggioramento.
Stipendi alti: la lista dei Paesi dove si guadagna di più
Il podio della lista dei Paesi in cui si guadagna di più, vede in cima il Lussemburgo, territorio in cui si registrano i salari medi più elevati a livello globale. Nelle posizioni successive, troviamo gli Stati Uniti d’America e la Svizzera, in cui è possibile usufruire di economie mature con settori e servizi tecnologicamente molto all’avanguardia. In questi Paesi, il costo alto della vita è compensato da salari cospicui, i quali garantiscono un tenore di vita medio-alto ai propri lavoratori.
Seguono nella classifica il Belgio, la Danimarca, l’Austria, i Paesi Bassi e l’Australia. Penultimo posto, invece, per l’Italia, la quale registra un importo annuo di circa 41.500 euro, nettamente inferiore rispetto alla media europea e globale. Confrontando i dati con la media dell’Unione Europea, inoltre, emerge una preoccupante stagnazione del potere d’acquisto degli italiani negli ultimi anni.
Al contrario di altri Paesi dell’UE, l’Italia continua a faticare nell’implementare le riforme strutturali per stimolare una graduale crescita sostenibile dei salari reali. Peggio del Bel Paese, Messico e Grecia chiudono la classifica degli stipendi medi più bassi. L’elevato tasso di disoccupazione in questi Paesi, ha esercitato una forte pressione sui salari, contribuendo a condizioni di lavoro meno favorevoli rispetto al passato. L’instabilità economica, inoltre, ha limitato gli investimenti con i Paesi esteri, rendendo ancora più difficile la ripresa del mercato del lavoro nazionale.