Expo, indotto atteso pari a 25 miliardi

Attesi circa 200 mila posti di lavoro dal 2012 al 2020. Impatti positivi su turismo con ricadute fino a 10 miliardi e 90 mila occupati. Le start up valgono 1,7 miliardi con 12.400 posti di lavoro.

immagine di expo 2015 vista dall'alto come sfondo, altra immagine di expo, logo expo e sacchetto di soldi
Expo 2015, indotto pari a 25 miliardi – expo2015notizie.it

Un indotto da 25 miliardi di euro, 200 mila posti di lavoro tra il 2012 e il 2020. E’ il giro d’affari che Expo 2015 produrrà tra investimenti dei paesi partecipanti, ad oggi sono 120, il turismo ed eredità economica che l’evento lascerà in termini di nuove imprese create. E’ quanto emerge dalla ricerca Alberto Dell’Acqua, professore della università Bocconi commissionata dalla Camera di Commercio di Milano, che però non tiene conto dei progetti infrastrutturali legati all’esposizione questo perché «si tratta di un modello per la stima complessiva dell’indotto economico di futuri eventi Expo senza essere influenzato da progetti che possono cambiare da paese a paese», ha detto Dell’Acqua aggiungendo che questo strumento di misurazione sarà messo a disposizione del Bureau International des Expositions (Bie) per la valutazione dell’impatto economico delle Esposizioni Universali.

LA RICADUTA SUL TERRITORIO E’ PARI A 10 MILIARDI.

Secondo lo studio dei 25 miliardi di euro generati da Expo, 10 miliardi e mezzo finiranno nelle tasche di lavoratori, imprese e investitori al netto dei costi. «Expo sarà un volano per la crescita, capace di dare una svolta importante alla nostra economia», ha dichiarato il presidente della Camera di commercio di Milano Carlo Sangalli che ha aggiunto: «questi sono i dati nazionali, ma è evidente che Milano e la Lombardia saranno i principali beneficiari».

ATTESI 200 MILA POSTI DI LAVORO.

Dai dati emerge che in totale saranno circa 200 mila i posti di lavoro creati dall’evento: «E’ importante capire», ha sottolineato Giuseppe Sala amministratore delegato di Expo spa, «che tipo di professionalità servono e come trovare un collegamento tra domanda ed offerta. Non stiamo spendendo i soldi dei contribuenti ma li stiamo investendo, Expo sarà anche un grande affare», ha sottolineato Sala. Uno studio commissionato nel 2010 prevedeva nei 10 anni a venire una crescita del prodotto interno lordo nazionale dello 0,18% annuo, con un aumento dell’occupazione di circa 61.000 posti all’anno grazie a Expo.

L’IMPATTO SUL TURISMO: 10 MILIARDI.

Il settore che maggiormente beneficerà dell’Esposizione universale è il turismo con «impatti positivi attesi fino a 10 miliardi», ha commentato Sala «è necessario tuttavia che ci sia un’organizzazione tale per cui l’offerta turistica venga rappresentata in modo coerente». Numeri ottimistici anche per quanto riguarda i nuovi posti di lavoro che sono stimati pari a 90 mila solo quelli legati al comparto del turismo, alberghiero e ristorazione. «L’esposizione universale sarà un’occasione e una vetrina per tutte le imprese italiane, «ma in particolare per le piccole imprese», ha spiegato Diana Bracco presidente di Expo 2015 e Commissario generale del Padiglione Italia, «il Padiglione Italia sarà crocevia di incontri tra delegazioni estere e le nostre aziende’».

LE START UP VALGONO 1,2 MILIARDI.

Lo studio stima una produzione aggiuntiva pari a 9,4 miliardi, 4 miliardi è il valore aggiunto, mentre il giro d’affari delle start up è stimato pari a 1,7 miliardi per circa 12.400 occupati. Gli investimenti diretti esteri sono invece valutati in un miliardo di valore aggiunto e 16.500 posti di lavoro.
Per quanto riguarda gli investimenti legati al sito Expo e alla rivalutazione del valore degli immobili dell’area milanese, la valutazione in base allo studio è di 1,1 miliardi di produzione aggiuntiva e di oltre 8.000 posti di lavoro.

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