Una pista ciclabile da Torino a Venezia, lungo il percorso del Po.
Si chiama VenTo, un nome che evoca l’aria quando corre veloce, ma che invece è solo un acronimo fortunato: è la nuova pista ciclabile che potrebbe attraversare, possibilmente entro il 2015, l’Italia da est a ovest, dalle due stazioni di arrivo e partenza di Venezia e Torino.
UN’IDEA DEL POLITECNICO DI MILANO.
Il progetto, pensato da tre giovani ricercatori del Politecnico di Milano nel 2010, (Alessandro Giacomel, Diana Giudici e Luca Tomasini, sotto la guida del direttore scientifico Paolo Pileri), potrebbe vedere la luce entro tempi brevi, sia per il costo relativamente contenuto ( 80 milioni di euro) sia perché il tracciato in buona parte già c’è e andrebbe solo ammodernato o ristrutturato. A sostenere l’ipotesi di viabilità sostenibile ci sono anche Blm Group e Regione Lombardia con una borsa di studio.
LA PISTA IN PARTE E GIÀ ESISTENTE.
Parte del percorso è già esistente, almeno secondo i rilievi dei ricercatori del Politecnico che hanno percorso l’intero tracciato in sella a biciclette dotate di videocamera: il risultato è stato incoraggiante. La pista esiste già per 102 dei quasi 700 chilometri previsti; altri 284 chilometri diventerebbero ciclabili con un cambio delle regole d’uso di argini, strade vicinali, sentieri o strade ormai non più utilizzate e per altri 148 chilometri basterebbero piccoli interventi di manutenzione o riadattamento. Dunque solo per 145 chilometri, che a oggi non sono pedalabili ci vorrebbe un investimento cospicuo.
APPELLO AGLI ENTI PUBBLICI PER I FINANZIAMENTI.
A fornire i fondi necessari dovrebbero essere le Regioni, le Province e le altre amministrazioni interessate. Se lo vorranno. Agli amministratori (per lo più assenti al convegno di presentazione) il professor Pileri ha fatto appello affinché sostengano ilprogetto, considerandone
l’indotto ambientale, infrastrutturale e turistico.
Per ora, solo il consigliere del Comune di Milano Carlo Monguzzi (noto ambientalista) non ha nascosto grande entusiasmo per il progetto, che ha definito «strepitoso e di grande risparmio. Gli investimenti», ha fatto notare Monguzzi, «in corso per nuove strade e autostrade sono 30 mila milioni di euro e questa pista ne costerebbe solo 80. Il Comune di Milano sostiene questo progetto, lo esamineremo entro due settimane in commissione mobilità».