La ricotta è un alimento da non consumare se si soffre di uno specifico disturbo. Scopriamo quale e perché fa male.
Alimentazione e patologie sono strettamente collegate. Molti studi hanno attestato una correlazione tra ciò che si mangia e specifici disturbi anche gravi. Bisogna fare sempre molta attenzione ai prodotti che si portano in tavola.
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Una dieta sana è alla base di una buona condizione di salute specialmente se associata all’attività fisica. Quante volte abbiamo sentito questa affermazione ma la verità è che si fatica a rinunciare a piatti gustosi pur sapendo che possono causare disturbi. Dovremmo togliere o perlomeno ridurre dalla nostra alimentazione bevande zuccherate, cibi di origine animale ricchi di grassi saturi, formaggi, insaccati, carne in scatola, zuccheri raffinati mentre dovremmo mangiare diverse porzioni di frutta e verdura al giorno.
Questo per evitare l’insorgenza di patologie cardiache, del diabete, dell’ipertensione o dell’obesità. A volte, però, capita di dover ridurre o eliminare anche altri cibi apparentemente innocui ma che possono causare problemi per un disturbo di cui si soffre. Ad esempio il reflusso gastroesofageo comporta la rinuncia a latticini, pomodori, agrumi, aceto e cibi fritti. La ricotta, nello specifico, quando è meglio non mangiarla?
Ricotta, meglio evitare di mangiarla se si ha questo disturbo intestinale
Chi ha problemi al colon dovrebbe evitare di mangiare la ricotta. Riconoscere questo disturbo non è semplice, i sintomi si confondono con quelli di altre problematiche a livello intestinale. Dolore addominale, nausea, gonfiore, alternanza tra diarrea e stitichezza, muco nelle feci dovrebbero far pensare ad un problema al colon da approfondire. Una volta appurato il disturbo si dovrebbe seguire una corretta alimentazione per poter ridurre la sintomatologia.
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In particolare vanno rimossi o limitati alimenti che peggiorano la condizione intestinale quali la ricotta. La fermentazione, infatti, può comportante gonfiore addominale e risentimento delle pareti intestinali. In più la ricotta contiene grassi che aumentano la diarrea e in tanti casi chi soffre di colon irritabile è intollerante al lattosio. In alternativa alla ricotta si potrebbero utilizzare formaggio di soia e latte di riso.
Stesso discorso per gli altri latticini. In generale ogni alimento a bassa fermentabilità è preferibile quando si ha il colon irritabile. Da introdurre nella dieta cereali come riso, orzo, avena, miglio, quinoa, verdura e frutta come cetrioli, fagiolini, sedano, zucchine, patate, carote, bietole e spinaci. Da evitare funghi, aglio, cipolla, asparagi, grano e frumento mentre il glutine bisognerebbe essere ridotto se si osserva una sensibilità eccessiva.