Sono almeno 13 le città che rischiano di finire sott’acqua entro il 2050 a causa dei cambiamenti climatici che si fanno via via più estremi.
Negli ultimi anni il dibattitto intorno al cambiamento climatico e all’emergenza ambientale si è fatto sempre più acceso, con un aumento della sensibilizzazione intorno al tema. Il riscaldamento globale sta avendo ripercussioni ogni anno più disastrose, con un evidente incremento di eventi estremi che mettono a rischio la vita di milioni di persone. L’innalzamento del livello del mare è una delle conseguenze più temute e, secondo una recente indagine, entro il 2050 almeno 13 città potrebbero essere sommerse dall’acqua.
L’organizzazione no-profit Climate Central ha lavorato ad un allarmante rapporto in cui ci si concentra sul fenomeno dell’innalzamento del livello del mare. Il quale va di pari passo con il progressivo aumento del riscaldamento climatico, causa dell’espansione degli oceani. A ciò, inoltre, si aggiunge lo scioglimento dei ghiacciai.
L’innalzamento dei mari costituisce un rischio soprattutto per le zone costiere, maggiormente esposte al pericolo di inondazioni. Secondo i ricercatori della Climate Central sono 13 le località che, in un futuro non troppo lontano, potrebbero cessare di esistere per come le conosciamo o diventare delle vere e proprie città fantasma, abbandonate per via di calamità naturali.
Cambiamenti climatici, le 13 città che rischiano di essere sommerse dall’acqua: l’allarme degli esperti
Tra queste troviamo Venezia, che conta milioni di visitatori da ogni parte del mondo. Il capoluogo veneto sta inesorabilmente affondando di due millimetri all’anno. Gli studiosi prevedono che, a causa delle alte maree destinate a farsi sempre più frequenti, la città verrà sommersa. Anche Amsterdam rischia di andare incontro allo stesso destinato. I Paesi Bassi infatti affondano gradualmente e, nonostante le tecniche sviluppare per difendersi dalle inondazioni, prima o poi sarà impossibile far fronte all’aumento del livello delle acque.
Proseguendo, nel Regno Unito la città di Peterborough (insieme ad altre zone della contea del Cambridgeshire) potrebbe risentire dell’ingrossamento del fiume Nene per via dell’innalzamento dei mari. Allo stesso modo, Ho Chi Minh (Vietnam) sta affondando ad una velocità di 16,2 millimetri all’anno. La scoperta risale al 2019 e, da allora, il fenomeno non si è fermato.
La Thailandia figura tra i Paesi maggiormente a rischio. In particolare, la capitale Bangkok sta lentamente affondando e, secondo le previsioni, già nel 2030 alcune zone costiere potrebbero essere sommerse. In Cina, la città di Shanghai – nota per essere una delle più ricche e popolose della nazione – sta affondando da un secolo per via dello sprofondamento della terra.
Nella lista delle città che potrebbero essere sommerse dall’acqua c’è anche Calcutta, in India, che deve fare periodicamente i conti con la stagione dei monsoni. Malé, la capitale delle Maldive nell’Oceano Indiano, potrebbe non essere più accessibile nei prossimi anni. Gli amministratori dell’isola, in tale ottica, si stanno portando avanti con la costruzione di un’isola artificiale. Nel sud dell’Iran, la città di Bassora si trova in una posizione per nulla favorevole. Situata tra il Tigri e l’Eufrate, potrebbe essere inondata a causa dell’innalzamento dei mari.
Spostandoci negli Stati Uniti, sono due le città segnalate dai ricercatori: New Orleans, che sta affondando di due centimetri annuali, e Miami, che in base ad alcuni studi verrà sommersa per oltre la metà (il 60%) entro il 2060. L’innalzamento del livello del mare mette in pericolo anche Rio de Janeiro e Santos (Brasile) i quali, nei decenni a venire, potrebbero affondare per il 5%. Infine l’indagine si concentra su Alessandria d’Egitto, che rischia di essere sommersa dalle inondazioni del fiume Nilo.